Cos’è la cedolare secca

La cedolare secca è un’agevolazione che consente di diminuire le tassazioni sugli affitti di alcuni immobili utilizzati per uso abitativo. È una tassazione alternativa e consente al contribuente di sostituirla ad altre forme di prelievo fiscale sul reddito di quelle locazioni. La cedolare secca consente nei contratti di locazione di pagare un’imposta sostitutiva di Irpef e relative addizionali, imposta di registro e di bollo; in questo modo si riduce di molto la tassazione. È necessario però ricordare che la cedolare non sostituisce l’imposta di registro per la cessione del contratto di locazione.

Chi può usufruire della cedolare secca

Possono accedere al regime di cedolare secca i titolari del diritto di proprietà o del diritto reale di godimento di un immobile, che decidono di affittare il proprio immobile ad uso abitativo. In poche parole non è possibile usufruire di questa agevolazione nel caso si utilizzi l’immobile per l’attività di impresa o per arti e professioni. Possono accedere quindi a questo regime solo le persone fisiche private e non può riguardare professionisti, imprese, società o altri enti.

Per quali immobili è prevista e per quali contratti

Rientrano nella categoria degli immobili per la cedolare secca tutti quelli che fanno parte della categoria catastale da A/1 ad A/11 ad esclusione di A/10, che rientrano proprio nella categoria studi e uffici. Questi immobili devono essere locati ad uso abitativo, o congiuntamente all’abitazione, oppure con contratto separato e fatto successivamente rispetto a quello relativo all’immobile abitativo.

In caso l’immobile sia contitolato, l’opzione deve essere esercitata da ogni locatore; nel caso uno di questi non eserciti l’opzione, sarà tenuto al versamento dell’imposta di registro calcolata su canone di locazione in base alle quote.

Per quali inquilini

La cedolare secca non può essere applicata ai contratti di locazione conclusi con persone che conducono un’impresa o di lavoro autonomo, indipendentemente dall’uso che se ne farà in seguito, anche se per finalità abitative di collaboratori e dipendenti.

Questa opzione può essere esercitata anche in caso le unità immobiliari abitative, siano locate nei a cooperative edilizie per la locazione o enti senza scopo di lucro, solo però se sublocano a studenti  universitari e date a disposizione dei comuni, con rinuncia all’aggiornamento del canone di locazione.

Contratto con cedolare secca

Il periodo della cedolare secca dura per tutto il contratto di locazione, oppure, nei casi un cui si applichi durante le annualità successive alla prima, per il tempo di durata residuo.

L’imposta si calcola applicando un’aliquota del 21% sul canone annuo di locazione stabilito dalle due parti.