Cosa sono i pregiudizievoli

I pregiudizievoli sono dei documenti registrati agli uffici pubblici che hanno lo scopo di certificare l’insolvenza di un soggetto oppure condizioni che pongono limiti alla disponibilità su un bene di proprietà. Questi atti certificano due tipologie di eventi che sono definiti:

  • Pregiudizievoli che indicano uno stato di insolvenza o inadempienza, come le disposizioni giudiziarie su istanza di terzi, e cioè pignoramenti, fallimenti, sequestri conservativi, ipoteche giudiziali o legali, etc.;
  • Volontari, cioè quando sono originati dalla volontà del soggetto, come possono essere le ipoteche sul mutuo.

Cos’è la visura dei pregiudizievoli

È possibile richiedere  una visura dei pregiudizievoli, in modo da controllare gli atti di insolvenza relativi ad aziende e persone, inseriti negli archivi dei Tribunali d’Italia e delle Conservatori, che lo rilasciano riportando tutte le informazioni sui mancati pagamenti, riguardanti un numero enorme di tipologie di natura pregiudizievole.

La visura dei pregiudizievoli è molto importante nei casi in cui si volesse valutare la situazione di una persone o un’azienda che ci interessa per qualche affare, per capire se può essere per esempio un buon socio o un buon partner aziendale, oppure se un fornitore di una locazione è affidabile per una compravendita immobiliare.

Come si richiede la visura dei pregiudizievoli

La visura dei pregiudizievoli va richiesta, accedendo alle banche dati dei Tribunali e delle Conservatorie dei Registri Immobiliari. Questa può essere richiesta sia per persone giuridiche che per persone fisiche. Nel primo caso, è necessario indicare denominazione, sede legale, codice fiscale e partita IVA. Nel secondo caso, si indica nome, cognome, data e luogo di nascita.

Cosa contiene la visura dei pregiudizievoli

La visura dei pregiudizievoli contiene i dati sull’atto pregiudizievole. Sono quindi indicati:

  • La Conservatoria o il Tribunale in cui l’atto è stato pubblicato, con la descrizione dell’Ufficio;
  • La data dell’atto, cioè giorno, mese ed anno in cui l’atto è stato registrato;
  • Il tipo di atto, descrizione del tipo di atto che è stato registrato. Nel caso delle Conservatorie è definita anche la tipologia dell’atto;
  • La prima anagrafica contro;
  • Il nome, il cognome e la ragione sociale della prima anagrafica a carico dell’iscrizione dell’atto.
  • La data e il luogo di nascita, in caso di persona fisica;
  • La sede legale, in caso di persona giuridica;
  • Il codice fiscale, sia per persone fisiche che giuridiche;
  • Il codice ABI, quando l’anagrafica è fa riferimento ad un istituto di credito;
  • L’importo dell’atto, diviso in importo capitale e importo totale;
  • I beni che hanno subito l’atto.

Nel caso l’atto sia iscritto da più persone, l’anagrafica potrebbe essere visualizzata con altre anagrafiche.

Quando si ha a che fare con atti fallimentari, il Tribunale indicherà anche:

  • La data e l’ora dell’udienza;
  • Il curatore che si è occupato del fallimento;
  • Il giudice.

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